Descrizione
Il volume accompagna la mostra dedicata alle antichità della Sardegna, con materiali che provengono in gran parte dalle missioni promosse tra il 1838 e il 1842 dal re Carlo Alberto di Savoia-Carignano e rappresenta una nuova tappa del percorso di ricerca, studio e valorizzazione delle collezioni dei Musei Reali di Torino. Gli aspetti delle civiltà della Sardegna, snodo di rotte millenarie, di avvicendamenti di popoli e dominazioni che hanno condizionato credenze, costumi e stili di vita, si rispecchiano negli strumenti del lavoro e della guerra, nelle suppellettili domestiche, nei rituali funebri e negli oggetti devozionali. Gli scambi con le civiltà del Mediterraneo, su un arco di tempo che va dal XIV secolo a.C. all’VIII secolo d.C., sono documentati da reperti archeologici ancora inediti, che documentano, sia culture lontane nel tempo, sia aspetti della storia del collezionismo nell’Italia preunitaria. Da questi documenti scaturisce un palinsesto di conoscenze e di storie che si dipanano intorno a figure di intellettuali e di studiosi, di collezionisti e di mercanti. Il percorso espositivo e il volume che lo accompagna sono stati curati da Gabriella Pantò, direttore del Museo di Antichità, con la collaborazione di Raimondo Zucca dell’Università di Sassari, che ha dedicato studi importanti a Gaetano Cara, direttore nell’Ottocento del Regio Museo Archeologico di Cagliari e ideatore dei falsi idoli sardo fenici acquisiti da Carlo Alberto e per la prima volta presentati al pubblico in questa occasione